Tomaso Trussardi: «Ho una storia triste perché ho perso il padre quando avevo 15 anni e il fratello quando ne avevo 18»
Oggi è CEO della casa di moda che porta il suo cognome, ma quando era giovane l'imprenditore bergamasco faceva due lavori che non avevano niente a che fare con il mondo del fashion: «Il mio cognome non poteva essere determinante»
Qual è la tua reazione?