10 profumi per ricordare l’odore del mare
Con gli scenari marini alle spalle, l’autunno è la stagione ideale per indossare un profumo dalle note salate. Una fragranza, cioè, che lasci sulla pelle quell’odore inconfondibile di salsedine misto a crema solare e ad alghe essiccate. I profumi marini esistono da oltre mezzo secolo, ma è negli ultimi 10 anni che hanno riscosso un […] The post 10 profumi per ricordare l’odore del mare appeared first on Donnamoderna.
Con gli scenari marini alle spalle, l’autunno è la stagione ideale per indossare un profumo dalle note salate. Una fragranza, cioè, che lasci sulla pelle quell’odore inconfondibile di salsedine misto a crema solare e ad alghe essiccate.
I profumi marini esistono da oltre mezzo secolo, ma è negli ultimi 10 anni che hanno riscosso un grande successo. Per lei e per lui, anzi gender free, come si dice oggi.
L’odore del mare nei profumi
In realtà, imbottigliare l’odore del mare in un profumo non è impresa facile, non in modo naturale, almeno. Quel sentore salato, fresco e umido, di molti profumi marini si deve a una molecola di sintesi dal nome “calone”, introdotta in profumeria nel 1966 dall’azienda Pfizer, propria quella dei farmaci. Questa è stata la base di partenza dei profumi acquatici, noti anche come ozonici. La freschezza e la pulizia della brezza marina sono le sensazioni olfattive che tale molecola evoca.
Le varie interpretazioni dei profumi ozonici oceanici
Successivamente, alla molecola marina calone sono stati aggiunte note fiorite, legnose o fruttate, che caratterizzano la struttura complessiva del profumo. Ci sono profumi marini che sanno prettamente di ostrica e atri, invece, che si aprono ai fiori e ai frutti estivi: la nota di anguria è stata spesso paragonata ai profumi marini, soprattutto nelle versione più dolci.
E poi ci sono profumi ozonici più ruvidi, la cui freschezza del mare è incupita dai legni (ad esempio l’oud), dal cuoio, dal tabacco o dagli incensi. Come si può vedere l’accordo marino ha infinite interpretazioni e abbinamenti. Una delle ultime è quella con il sale.
La nota salata dei profumi marini
Recentemente il sentore di sale piace molto, lo si sente quasi ovunque, quasi a comunicare che abbiamo tutti un po’ nostalgia del mare. In realtà, a causa della sua bassa volatilità, in natura il sale non ha odore, semmai è lo iodio a inebriare l’aria (presente prima o dopo un temporale?).
A rigore, la nota salata sarebbe una nota gourmand, un odore che ricorda un sapore, insomma. Ma in profumeria la nota salata serve a ricreare l’aroma dell’acqua di mare anche nelle composizioni olfattive non prettamente ozoniche o oceaniche, come ad esempio i profumi fioriti, legnosi o orientali.
In alcuni casi, la nota salata è data da un alto contenuto di ambra grigia, e dà carattere a fragranze che altrimenti sarebbero troppo stucchevoli. Interessanti sono appunti i contrasti tra gli accordi salati marini e quelli dolci dei frutti e dei fiori.
10 profumi marini da provare
Sea Thru, eau de parfum Costume National (da 79 €).
Essenza, eau de parfum, Acqua dell’Elba
Vista sul mare, eau de parfum, Linari.
Wood Sage & SeaSalt, cologne, Jo Malone.
Sandflowers, eau de parfum, Montale
Ocean of a midnight moon, Simone Andreoli.
Brioni
Sailing Day, Replica, Maison Martin Margiela
Eau des Merveilles Bleue, Hermes
Giglio Marino, colonia fresca, Nature’s.
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